La mia casa

Qualche anno fa ho avuto un sogno. Che ogni essere umano avesse, sul web, un suo spazio personale, una casa, un appartamento, una piccola o grande nuvola da disegnare ed arredare come meglio voleva, in cui custodire tutte le informazioni private e pubbliche sulla propria persona: altezza e passioni, foto e poesie, paure e desideri. Che ognuno di noi potesse quindi scegliere, uscendo da quella casa virtuale, di portare con se quello che voleva, ed entrando in un luogo gestito da altri (sito o social network che fosse) negoziare quello che era disposto a cedere, temporaneamente, per il servizio.

Mi sono immaginata che, di fatto, le informazioni non uscissero mai dalla casa di appartenenza, ed ogni volta che il loro utilizzo dovesse eccedere quanto convenuto scattasse una specie di allarme (come quando qualcuno ti sta forzando la cassaforte) e conseguente stop dell’uso o richiesta di remunerazione.

Ne parlai anche, all’epoca, con qualche amico smanettone, ma l’idea finì nel cassetto dei sogni. Poi però è nato il sito www.flaviabarca.it – non certo la casa virtuale che sognavo ma un territorio personale a cui sono molto  legata. E questa nuova pagina “appunti”, ideata in occasione della pandemia, è un passo in avanti di quella visione: uno spazio / notebook per segnare le cose più rilevanti che incrocio nella navigazione sul web, per circolare idee spunti intuizioni ancora non strutturati e composti da diventare articoli o saggi. Un luogo per pensieri acerbi e leggeri, come quelli che di solito affidiamo ai social network (che se poi all’improvviso decidono di cambiare la serratura dove vanno a finire anni e anni di pensieri leggeri?).

Grazie ad Ivan, fantastico arredatore di case virtuali e molto altro, e a tutti coloro che vorranno inviarmi commenti, consigli, idee… Benvenuti nella mia casa.